La diverticolosi è una malattia diffusa che si pensa possa riguardare quasi la metà della popolazione al di sotto dei 60 anni, però in realtà questa percentuale aumenta con l’età. Essa è contraddistinta dalla presenza di estroflessioni a forma di sacco, ovvero i diverticoli, presenti nel colon. In realtà la diverticolosi non è altro che la presenza semplice dei diverticoli.
Le cause di questa patologia possono essere diverse, come una dieta povera di fibre che provoca un aumento di pressione nel colon, una abitudine a ritardare l’evacuazione e per finire un piccolo diametro del sigma.
I trattamenti inerenti la diverticolosi riguardano in genere lo stile di vita e precisamente la dieta. Così nella fase asintomatica la dieta deve essere soprattutto ricca di fibra accompagnata da molta acqua non gassata e, lontano dai pasti per evitare la distensione addominale. Solitamente il fabbisogno giornaliero è di circa 2 litri che, può essere sostituito da tisane e/o camomilla. Invece se non si è abituati a consumare normalmente vegetali, si potrebbe cominciare con poche verdure e, aumentarle successivamente per frenare la percezione di pesantezza a livello gastrico.
Nello specifico, la dieta per la diverticolosi prevede degli alimenti consentiti rispetto ad altri non consigliati.
Tra gli alimenti consigliati ritroviamo:
- pane e grissini, pane integrale;
- pane di segale;
- pasta e riso con olio crudo, eventualmente con pomodoro fresco passato, fiocchi di avena, tapioca;
- latte;
- formaggi freschi non fermentati e magri come mozzarella, scamorza, stracchino, crescenza, fontina, fior di latte, ricotta di vacca;
- uova non fritte;
- carne di vitello, pollo, tacchino, agnello, fegato di vitello;
- prosciutto cotto e crudo, bresaola;
- pesce lessato o ai ferri;
- verdura: patate bollite – barbabietole – zucchine – avocado a volte e’ ben sopportata l’insalata bianca;
- frutta: mele – pere – banane – albicocche – pesche – mirtilli – fragole – lamponi;
- succhi di frutta;
- dolci; cioccolato; creme;
- olio, burro, margarina;
- caffè e tè.
Invece tra gli alimenti non consigliati ritroviamo:
- uova fritte;
- formaggi fermentati e piccanti, come pecorino, gorgonzola, brie, camembert, formaggio blu, all’aglio, con le noci, con il pepe;
- carni grasse, carni fritte;
- ceci, lenticchie, fagioli, piselli, cipolle, patate fritte;
- agrumi, frutta secca;
- alcoolici;
- cibi fritti e sostanze irritanti.
Generalmente si consiglia di scegliere degli alimenti che possano in qualche modo sorvegliare il sovrappeso. Così si sarà invogliati a scegliere cibi corretti, ovvero ricchi di fibre, soprattutto per controllare le calorie giornaliere. Poi si deve escludere una vita sedentaria che appesantisce ulteriormente la funzione intestinale.
Tra l’altro sulla dieta per la diverticolosi si trovano consigli spesso opposti, legati essenzialmente a due fattori: prima la teoria tradizionale rifiutava l’uso di fibre nella dieta, oggi invece si è ribaltata totalmente la situazione; durante le fase acuta è consigliabile evitare l’impiego di cibi ricchi di fibre.