I diverticoli esofagei sono delle formazioni cave e sacciformi della mucosa dell’esofago in comunicazione col lume dell’organo e possono essere congeniti o acquisiti.
Esistono diverse tipologie in merito ai diverticoli di tipo congenito: da alterato sviluppo esofageo; pseudo diverticoli, come singoli o multipli, conseguenza della dilatazione delle ghiandole racemose della sottomucosa; e diverticoli propriamente detti, che a sua volta possono essere da pulsione e da trazione, o anche chiamato medio-esofageo.
Nello specifico quelli da pulsione sono tipicamente faringo-esofagei, come il diverticolo di Zenker ed epifrenici , provocati dalle discinesie come l’acalasia per aumentata pressione endoluminale. I diverticoli da trazione in genere medio toracici, ovvero formati da tutte le sacche della parete, secondari ad aderenze fibrose conseguenti ad adenopatie cicatriziali o ereditari.
Non sempre i sintomi sono evidenti, così il più delle volte risultano asintomatici, anche in presenza di diverticoli di grosse dimensioni. In altre situazioni, i diverticoli si presentano con disfagia e sintomi di gravità variabile legati a discinesie esofagee.
Il diverticolo faringo-esofageo di Zenker è chiaramente il più frequente tra le manifestazioni diverticolari a carico dell’esofago, anche se in realtà esso rappresenta una patologia di raro riscontro.
Tale diverticolo esofageo è il più comune e rappresenta circa il 60% e 70%, talvolta per alcuni casi anche il 90%, di queste affezioni dell’esofago. Esso si raffigura come il tradizionale modello di diverticolo da pulsione, il quale crea la parete posteriore dell’ipofaringe ed è delimitato lateralmente dalle fibre del muscolo costrittore della faringe e più in basso del muscolo crico-faringeo.
Il sintomo evidente e peculiare del diverticolo di Zenker è la disfagia ritardata, ovvero quando il paziente inizia a mangiare ed a ingoiare senza problemi, ma al terzo o al quarto morso inizia ad intuire delle difficoltà a deglutire, meglio conosciuta come disfagia del 3 boccone. Tale complicazione va aumentando con le deglutizioni seguenti e in questi casi la persona prova a bere dell’acqua, peggiorando ulteriormente la situazione. Solitamente il paziente deve fermare l’assunzione del cibo per l’instaurarsi di disfagia assoluta.
Nello specifico il sintomo viene spiegato così: con le prime deglutizioni il pasto, tutto o in parte, entra nel diverticolo e la persona ha la percezione di una deglutizione normale, però il diverticolo si riempie gradualmente e, poiché si trova tra l’esofago e la colonna vertebrale, esso stendendosi non potrà fare compressione perché c’è il piano rigido vertebrale, anteriormente sull’esofago, che è compresso a sua volta anteriormente contro un altro piano relativamente rigido, ovvero la trachea. Pian piano che il diverticolo si va riempiendo, la compressione sull’esofago accresce, fino a quando che il lume esofageo si interrompe, ovvero compressione estrinseca. La disfagia che inizialmente appare in ritardo dopo alcuni bocconi, adesso aumenta rapidamente.